I gruppi di auto mutuo aiuto di Alleanza Cefalalgici

I Gruppi AMA sono costituiti da pazienti che si incontrano periodicamente per affrontare le difficoltà che la vita di malato cronico presenta, per conoscere la propria malattia e per iniziare un percorso di maggiore consapevolezza.

Come si svolgono i gruppi AMA

Ogni gruppo è composto, al massimo, da 6 persone per dare la possibilità a tutti di interagire. Gli incontri si svolgono ogni 15 giorni per circa 90 minuti, da remoto.

La partecipazione è riservata ai soci sostenitori di Alleanza Cefalalgici.
È possibile partecipare a un secondo ciclo previa motivata richiesta a fronte del rinnovo dell’iscrizione.

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Il ruolo del facilitatore

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Il gruppo viene facilitato da un paziente esperto detto facilitatore: si tratta di una persona che deve aver scelto di fare questo percorso con grande motivazione, in quanto non è un compito facile. Per questo motivo, è necessario che prima di iniziare frequenti un corso di preparazione e, successivamente, corsi di aggiornamento.

Il facilitatore ha il compito di guidare il confronto mettendo a proprio agio i partecipanti, così che ognuno possa esprimere ciò che prova: difficoltà, desideri e tutto quanto comporta essere una persona che soffre di cefalea cronica.

Regole del gruppo

Partecipare al gruppo AMA significa prendersi cura di sé, ecco perché è necessario prendere con molta serietà questo impegno. Quando si entra nel gruppo si devono seguire alcune regole fondamentali:

Puntualità e impegno

  • Presentarsi puntuali all’appuntamento
  • Eventualmente avvisare se non si sarà presenti all’incontro o se si arriverà in ritardo
  • Nel caso si capisca che il gruppo non risponde alle proprie aspettative, si è liberi di non partecipare facendo presente le motivazioni al facilitatore

Atteggiamento verso gli altri

  • Non giudicare le emozioni, i vissuti e le azioni degli altri componenti del gruppo, anche se possono apparire disdicevoli: spesso il giudizio è solo la proiezione di un nostro problema
  • Non dare consigli se non richiesti e non dare risposte a domande che non vengono formulate
  • Non interpretare ciò che raccontano gli altri; fare domande se necessario o aiutare a riformulare un concetto per meglio esplicitarlo
  • Non atteggiarsi ad esperto: essere il più autenticamente possibile se stessi

Comunicazione efficace

  • Parlare sempre riferendoti a te stesso e restare incentrato sulle tue emozioni, parlando in prima persona
  • Prestare attenzione al rispecchiamento per imparare a vedere negli altri ciò che ti appartiene
  • Dare priorità alle emozioni rispetto alla razionalità: le emozioni sono segnali preziosi che spesso vengono soffocati
  • Ricordare che anche con il silenzio si può comunicare con gli altri

Ascolto attivo

L’ascolto attivo e l’empatia sono fecondi attivatori della comunicazione in gruppo. Parlare d’altro o con altri mentre qualcuno racconta di sé, o banalizzare le sue emozioni, distrugge la capacità comunicativa del gruppo.

Gestione dei conflitti

  • Non temere il conflitto all’interno del gruppo; non soffocarlo o nasconderlo perché può essere un prezioso rilevatore di emozioni nascoste

Quando emerge un conflitto, riflettere su di sé ricordando che il gruppo è uno spazio speciale in cui si può dar voce anche a sentimenti conflittuali

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Relazioni esterne al gruppo

Sentirsi e incontrarsi al di fuori del gruppo non è vietato, a patto che tutto venga ricondotto al gruppo e che non vengano costruite comunicazioni parallele o sottogruppi, entrambi deleteri per un proficuo percorso collettivo.

Approccio al percorso

Affrontare il cammino del gruppo con la serietà e l’impegno che si impiega quando ci si appresta a un percorso difficoltoso: non ridurre il tutto a una semplice chiacchierata con gli amici perché non servirebbe né a te né agli altri.

Non affidarsi al facilitatore per risolvere i propri problemi, ma alle proprie risorse che probabilmente nemmeno si immaginano di avere.

L’auto-attivazione è la condizione principale e necessaria per iniziare il proprio e univoco percorso di guarigione. Il gruppo in sé non è una medicina ma una preziosa opportunità che, però, solo tu puoi decidere di cogliere.

Riservatezza - Obbligo inderogabile

La riservatezza sui vissuti che vengono raccontati deve essere assoluta e indiscutibile! Nulla deve uscire di tutto ciò che di personale viene raccontato durante gli incontri del gruppo.

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Working hour

Mon – Fri: 9 a.m. – 5 p.m.
Sat – Sun: Closed

650 Birmingham St,
London 3000, UK

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